È pratese il pasticcere medaglia d’oro ad honorem come migliore pasticcere vegano al mondo. Si chiama Emanuele Di Biase, ha 40 anni e una carriera zeppa di successi. L’ultimo lo ha appunto raggiunto alla più quotata manifestazione del mondo dedicata a gelateria e dolciario. Le sue mousse e i semifreddi rigorosamente senza derivati animali hanno sbaragliato la concorrenza. A spingerlo a sperimentare questo mondo, la sua scelta di vita: da anni è infatti un vegano convinto. “Il segreto in questo settore – ha raccontato Di Biase al Tirreno – sta nel riuscire a sostituire gli ingredienti di origine animale con alimenti di origine vegetale raggiungendo lo stesso livello di gradimento dei dolci tradizionali: mangiare un prodotto vegano dev’essere un‘esperienza buona e gustosa. Quando ho iniziato io non era ancora una moda, ma mi ci sono avvicinato per divertimento, con l’idea di ottenere un cornetto che anch’io potessi mangiare. Da lì ho iniziato ad appassionarmi alla materia, facendo ricerca alimentare, studiando le materie prime e facendo tanti esperimenti prima di arrivare alla ricetta ottimale come dosi e gusto”. Di Biase, che è anche consulente e docente di laboratorio di pasticceria alla prestigiosa scuola professionale Atheneum, ha iniziato a 14 anni e ha avuto la chance di lavorare tanto con un altro grande pasticcere pratese conosciuto in tutto il mondo, il pluridecorato Luca Mannori, che lui definisce “il mio grande maestro”. Di Biase ha vinto tanti concorsi. Uno per la migliore scultura di zucchero, uno per il miglior biscotto, uno per il miglior cioccolatino e altri riconoscimenti minori, fino alla grande vittoria di Rimini, che non si aspettava. Il pasticcere ha appena lanciato una linea di dolci vegana in collaborazione con la Nocciolcono srl, che comprende pan di spagna, pasta sfoglia, pasta frolla e tanti altri prodotti base.

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